ristoranti aperti al pubblico dovrebbero di massima restare chiusi fino al 1° giugno, così come vale per tutte le attività di somministrazione di cibo e bevande (compresi gli agriturismi che, incredibilmente vanterebbero una presunta “diversità” per restare aperti), ma per il resto gli alberghi italiani (la cui attività non è mai stata sospesa per decreto) sarebbero in grado di ripartire da domani. Sempre che ci fossero turisti o viaggiatori. A rafforzare questa posizione, oltre all’indice di rischiosità basso riconosciuto dall’Inail, c’è ora anche il Protocollo Accoglienza Sicura predisposto unitariamente dalle organizzazioni che rappresentano il mondo dell’ospitalità, Confindustria Hotel, Federalberghi e Assohotel che, in modo straordinario, ma assolutamente, efficace hanno deciso di unire le forze e abbandonare storiche rivalità. E mai come stavolta è vero che l’unione fa la forza. Uno strumento Fondamentale, utile anche ai ristoratori, che è all’insegna della competenza e dl buon senso, e che per molte cose è in linea con quasi tutto quello che aveva indicato nelle scorse settimane Italia a Tavola e che ora è sintetizzato anche nel nostro mensile in versione digitale che offre indicazioni e consigli per aprire in sicurezza a hotel, bar e ristoranti.
L’obiettivo del Protocollo, e non potrebbe essere altrimenti, è ovviamente quello di tutelare la salute degli ospiti e dei dipendenti, in tutte le diverse fasi di un lavoro che, non va mai dimenticato, è a ciclo continui e senza interruzione (salvo per le attività stagionali) 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Molte le competenze utilizzate, in stretta integrazione con i servizi sanitari, e sotto la supervisione del prof. Pierluigi Viale, del Policlinico di S.Orsola di Bologna. Si tratta di indicazioni preziose per gli alberghi che, pur potendo operare, hanno chiuso per mancanza di clientela, ed ora devo decidere cosa fare. Per i pochi hotel rimasti operativi non si può sapere cosa abbiano fatto finora, ma è presumibile che abbiano in parte già anticipato queste pratiche.
Ma vediamo in sintesi cosa è previsto nelle diverse attività in cui si può si può dividere il lavoro in hotel, con riferimento al personale e ai clienti. Una buona parte delle norme sono assolutamente valide anche per tutte le attività dove si fa somministrazione di alimenti e bevande. protocollo Accoglienza Sicura e lettera di accompagnamento. Ci sono ovviamente dati comuni per tutte le attività e che qui sintetizziamo, come:
• distanziamento sociale di almeno 1 metro e divieto di strette di mano e altri contatti
• uso di mascherine e guanti (ed eventualmente di altre protezioni)
• presenza di confezioni di disinfettanti liquidi per le mani nelle aree comuni, nei corridoi, sui banconi del ricevimento, nelle camere, ecc
• aerazione dei locali di dipendenti e ospiti appena possibile
• pulizia e sanificazione di ambienti e oggetti vanno eseguite ripetutamente secondo una prassi generali che è da sempre alla base dell’igiene degli alberghi.
RICEVIMENTO
Cartelli informativi e/o delimitazione degli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, paline, nastri segnapercorso, etc.) per fare rispettare i distanziamento.
Dove possibile: differenziare i percorsi di entrata di uscita
Dove possibile registrare on line i documenti e l’accettazione delle carte di credito
In caso di prenotazioni plurime (gruppi, famiglie, etc.) ricevere una rooming list entro il giorno prima dell’arrivo un unico referente per consegna chiavi e gestione bagagli (che in ogni caso vengono sposati coi guanti).
Dove possibile utilizzare sistemi di virtual concierge o sistemi simili di servizio Informativo all’ospite
Comunicare subito le liste degli ospiti alle autorità di pubblica sicurezza per individuare eventuali persone sottoposte a limitazioni degli spostamenti
Pulire o sostituire le chiavi delle stanze ad ogni cambio dell’ospite (compreso i portachiavi).
Favorire con priorità gli eventuali contatti del cliente con i servizi sanitari.
AREE COMUNI
Garantire il distanziamento o l’uso della mascherina, salvo per chi condivide la camera o per i famigliari, nell’utilizzo degli ascensori. Pulire frequentemente i pulsanti degli ascensori.
Pulire ad intervalli regolari almeno due volte al giorno e in funzione del livello di utilizzo, nei corridoi, scale, pianerottoli, saloni tutti gli elementi che vengono a contatto ripetuto con gli ospiti, quali maniglie, maniglioni, pulsantiere, etc.
Lavati e sanificare i pavimenti con prodotti adeguati alle diverse tipologie di materiali almeno due volte al giorno. Per il mobilio e tutte le superfici di contatto si procede come avviene per le camere a una pulizia periodica. Pulsantiere e altre superfici e suppellettili a frequente contatto con gli ospiti vengono puliti almeno due volte al giorno. Divani, poltrone e sedute in genere si puliscono secondo la prassi in uso nell’azienda.
Distribuire all’esterno dei servizi igienici degli spazi comuni gel disinfettante con l’indicazione di igienizzare le mani prima dell’accesso e anche all’uscita.
Pulire gli impianti di condizionamento, spenti, in base alle indicazioni fornite dai produttori e/o dai responsabili incaricati della manutenzione. Per la pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione usare anni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% asciugando successivamente.
L’eventuale parcheggio dell’auto, di preferenza va fatto dall’ospite e in caso contrario il personale deve usare, guanti e mascherina e non usare l’aria condizionata.
Sanificare ogni oggetto (es. biciclette, computer, ..) fornito in uso, prima e dopo di ogni utilizzo.
AREE DEL PERSONALE
Evitare l’uso promiscuo di strumenti (tastiere, telefoni, ecc) e nel caso disinfettare.
Garantire l’accesso dei fornitori esterni attraverso percorsi dedicati per appaltatori e fornitori di beni e servizi.
PULIZIA DELLE CAMERE
Svolgere separatamente pulizia e sanificazione o con un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione
L’ospite può vietare l’ingresso al personale delle pulizie in camera durante il soggiorno
Dotare gli addetti al servizio di pulizia e rifacimento delle camere e di pulizia dei saloni e delle aree comuni di dispositivi di protezione individuale (guanti. Mascherina, cuffia per i capelli – se necessaria-, calzature idonee ad essere sanificate – se necessarie). Evitare la presenza contemporanea di più addetti nella medesima camera. In ogni caso, durante la pulizia delle camere l’ospite non deve essere presente. Prima delle pulizie la stanza va aerata. Ad ogni partenza la stanza va sanificata
Cambiare i guanti dopo ogni fase del ciclo di pulizia è opportuno cambiare i guanti. Gettare rifiuti presenti nel cestino, dotato di sacchetto. Chiudere e riporre il sacchetto contenente i rifiuti nello scomparto dei rifiuti del carrello.
La pulizia deve riguardare tutte le superfici che sono venute a contatto con l’ospite, quali comodini, scrivania, sedie, tavolini, eventuali suppellettili, amenities, telefono, telecomando, maniglie e pulsanti, armadi e cassetti.
In caso di cambio biancheria, riporre la biancheria usata (lenzuola e biancheria da bagno) in un contenitore chiuso separato dal carrello con la biancheria pulita; biancheria sporca e pulita devono essere sempre separate e non venire in contatto
Non utilizzare la biancheria sporca come supporto nelle operazioni di pulizia.
Il materiale di pulizia (panni, salviette e quanto necessario per la pulizia e la spolveratura) deve essere monouso o precedentemente trattato con una soluzione di ipoclorito di sodio 2% per 10 minuti; non usare un panno utilizzato per eliminare lo sporco per asciugare o lucidare superfici pulite.
Se il frigobar è presente e attivo, ad ogni cambio dell’ospite pulire le confezioni integre presenti nel frigobar, quindi pulire internamente ed esternamente il frigorifero.
Controllare, pulire rifornire il vassoio coffee/tea facilities. Sostituire bicchieri e tazze al cambio dell’ospite, anche se non utilizzati.
Pulire e sanificare i pavimenti con prodotti adeguati alle diverse tipologie di materiali
Quando possibile, è opportuno evitare di dotare le stanze o gli altri ambienti della struttura di tappeti o di elementi di arredo che non sopportano cicli di pulizia quotidiani.
SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
Indicare l’utilizzo di gel igienizzante prima di prima di accedere al ristorante/bar
Evitare l’uso di appendiabiti comuni. Il servizio guardaroba viene fornito solo se è possibile evitare il contatto tra gli oggetti dei diversi ospiti (ad esempio, mantenendo adeguate distanze o utilizzando copriabito monouso e buste portaombrelli monouso)
Per favorire il distanziamento, utilizzare per la somministrazione altre aree interne ed esterne alla struttura ricettiva, normalmente destinate ad altri usi
Posizionare i tavoli in modo che gli ospiti siano distanti tra di loro almeno un metro, salvo che per i nuclei familiari o per persone che condividono la stessa camera o unità abitativa.
Gli addetti di sala, che sono a contatto diretto con gli alimenti, devono indossare la mascherina e devono lavare o igienizzare le mani con gel alcolico frequentemente
Il servizio di somministrazione va erogato dal personale, munito di attrezzatura adeguata, possibilmente con servizio al tavolo e menu a la carte, o breakfast box/lunch box.
Gli oggetti utilizzati per un servizio (cestino del pane, prodotti per il condimento, zuccheriera monodose, etc.) non possono essere messi a disposizione di nuovi ospiti senza adeguata igienizzazione. È possibile adottare soluzioni alternative quali ad esempio prodotti monouso.
Effettuare Il servizio a buffet solo se può essere garantito il distanziamento ed evitato l’affollamento (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, paline, nastri segnapercorso, etc.).
Proteggere gli alimenti esposti nel buffet. Nel caso non sia possibile installare protezioni anti droplet, gli ospiti, cosi come gli addetti alla somministrazione, devono essere dotati di mascherine. Ad ogni servizio è necessario pulire e disinfettare tutte le superfici del buffet.
Sostituire pinze, cucchiai, mestoli e altri utensili a disposizione degli ospiti con frequenza e lasciarli in contenitori separati, al fine di evitare il più possibile il contatto diretto tra le mani degli ospiti e il cibo. Per evitare di cambiare frequentemente gli utensili a disposizione degli ospiti, o di disinfettare frequentemente gli altri oggetti esposti al contatto, possono essere forniti agli ospiti guanti monouso (es. in polietilene), fermo restando l’invito ad igienizzare le mani prima dell’ingresso in sala.
Se il funzionamento delle macchine dispensatrici di bevande non è curato da addetti, mettere a disposizione degli ospiti gel alcolico, con ferma indicazione di igienizzare le mani prima di utilizzarle.
Per agevolare lo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale utilizzati dagli ospiti, si suggerisce di collocare cestini portarifiuti dotati di pedale o fotocellula nell’area di somministrazione o nelle immediate vicinanze. Ogni cestino deve essere dotato di un sacchetto per permettere di svuotarlo senza entrare in contatto con il contenuto
LAVAGGIO DI STOVIGLIE E BIANCHERIA DA TAVOLO
Lavare e disinfettare tutti i piatti, posate e bicchieri in lavastoviglie, compresi gli oggetti che non sono stati utilizzati, se c’è la possibilità che siano toccati dagli ospiti o dal personale, o comunque esposti al contagio. Nel caso in cui non fosse possibile il lavaggio in lavastoviglie, nell’eseguire quello manuale occorre procedere con lavaggio, disinfezione e risciacquo, usando il massimo livello di precauzione, asciugando con carta monouso.
Lavare tovaglie e tovaglioli con le modalità consuete.
SERVIZIO IN CAMERA E ASPORTO
Gli alimenti da somministrare tramite servizio in camera vengono trasferiti al piano su vassoi o tramite carrelli con contenitori chiusi o muniti di apposito coperchio. Durante il trasferimento è importante curare la protezione degli alimenti dalle contaminazioni accidentali da parte del personale, che dovrà indossare guanti e mascherina.
Minimizzare i tempi di allestimento e consegna.
In caso di cibi da asporto, gli alimenti, preparati secondo le vigenti norme igienico sanitarie da personale fornito di mascherina e guanti, devono essere consegnati agli ospiti in idonei contenitori monouso, accuratamente chiusi in modo da evitare la fuoriuscita accidentale di materiale.
PREPARAZIONE DEGLI ALIMENTI
Gli addetti devono indossare la mascherina e i guanti, da cambiare con la frequenza indicata dai produttori. I guanti vanno cambiati, in particolare dopo aver svolto attività non legate al cibo, come l’apertura/chiusura manuale delle porte di entrata ed uscita dai locali cucina e lo svuotamento di contenitori. Quando si indossano i guanti, non bisogna toccarsi occhi, bocca e naso.
Ad ogni cambio di cambio di guanti, e quando i guanti vengono rimossi, occorre lavarsi le mani. Il lavaggio delle mani costituisce una barriera protettiva alle infezioni maggiore rispetto all’indossare guanti monouso. I lavoratori del settore alimentare si devono lavare accuratamente e frequentemente le mani, con sapone normale e acqua corrente calda. I disinfettanti per le mani possono essere utilizzati come misura aggiuntiva ma non devono sostituire il lavaggio delle mani.
Nel caso in cui i locali adibiti alla preparazione degli alimenti rendano difficile mantenere le misure di distanziamento, occorre mettere in atto misure alternative per proteggere i lavoratori. Ad esempio:
– postazioni di lavoro sfalsate in modo che i lavoratori non si trovino uno di fronte all’altro;
– fornire dispositivi di protezione individuale come mascherine, cuffie per i capelli, guanti monouso, tute pulite e scarpe da lavoro antisdrucciolo, quando i lavoratori indossano i DPI è possibile ridurre la distanza tra di loro;
– distanziare le stazioni di lavoro, che causerebbe però il rallentamento dei tempi di preparazione;
– limitare il numero dei lavoratori addetti contemporaneamente ad un’area di preparazione di alimenti;
– organizzare il personale in gruppi di lavoro per ridurre le interazioni tra i gruppi.
Lavare frequentemente e sanificare periodicamente tutte le superfici e gli utensili a contatto con gli alimenti.
DPI
Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità; data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria, in particolare, ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020, possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
È favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS.
Ogni lavoratore dovrà sottoscrivere un verbale apposito al fine di attestare l’avvenuta consegna dei DPI.
KIT PROTETTIVO
Presso la reception deve essere disponibile un kit da utilizzare per coloro che presentano sintomi da Covid-19 o per coloro che si prendono cura di una persona affetta. Il kit comprende i seguenti elementi:
– mascherine di tipo FFP2,
– protezione facciale;
– guanti (usa e getta);
– grembiule protettivo (usa e getta);
– tuta a maniche lunghe a tutta lunghezza;
– copriscarpe (usa e getta)
– disinfettante / salviette germicide per la pulizia delle superfici e dei tessuti;
– sacchetto monouso per rifiuti a rischio biologico.
PULIZIA DEGLI AMBIENTI IN PRESENZA DI CONTAGIATI
In stanze ed altri ambienti della struttura ricettiva in cui abbiano soggiornato casi confermati di Covid-19 prima di essere stati ospedalizzati vanno applicate le seguenti misure di pulizia:
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.
Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia
Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.
Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.
Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.
La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90° C e detergente.
Qualora non sia possibile il lavaggio a 90° C per le caratteristiche del tessuto addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio). Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa gli appositi dispositivi di protezione individuale (filtrante respiratorio FFP2, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe).
Al termine delle operazioni seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei dispositivi di protezione individuale (svestizione).
Dopo l’uso, i dispositivi di protezione individuale monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.
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