In Emilia Romagna un ombrellone in 12 mq, limiti a spiagge libere
L’Emilia Romagna è pronta a riaprire anche le spiagge, oltre a negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, tatuatori e mercati a partire dal 18 maggio. Le linee guida regionali per le spiagge prevedono, tra l’altro, una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati, un metro e mezzo tra lettini sulla battigia, pasti ordinati col delivery all’ombrellone-lettino. Nelle spiagge libere i Comuni potranno prevedere accessi contingentati. Quanto alle linee guida regionali per ristoranti, bar, pizzerie, piadinerie, paninoteche c’è il divieto di assembramenti dei clienti all’ingresso dei locali, promuovendo l’utilizzo di sistemi di prenotazione telefonica e digitale. Prevista l’installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani e la distribuzione dei tavoli in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute (fatte salve le eccezioni alle regole come i distanziamenti per lo stesso nucleo familiare) dando la preferenza, se possibile, alla sistemazione all’aperto. Stop ai buffet a self-service.
Toscana prudente sulle riaperture dal 18
La regione Toscana è prudente sulla riapertura il 18 maggio per commercio al dettaglio, bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri. Da Palazzo Strozzi Sacrati si fa sapere che, come ha dichiarato il presidente Enrico Rossi, le riaperture devono essere «graduali e solo dopo attente valutazioni», per cui si attendono fra giovedì e venerdì le risultanze del monitoraggio nazionale e le conseguenti decisioni del governo.
Nelle Marche già pronti i protocolli per le riaperture
Le Marche sono pronte a riaprire la maggior parte delle attività (bar, ristoranti, negozi, mercati, campeggi, parrucchieri) dal 18 maggio. Mentre la stagione balneare partirà dal 29 maggio. La giunta regionale ha approvato un corposo pacchetto di protocolli relativi a commercio e turismo. «Noi siamo pronti – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli -, attendiamo le linee guida nazionali per eventuali aggiustamenti. Ma bisogna fare presto».
Tutto pronto anche in Abruzzo, che aveva già dato il via libera al cibo d’asporto prima del dpcm del premier Conte. Umbria, Molise e Basilicata sono in attesa delle linee guida di palazzo Chigi prima di poter dare il via libera alla ripresa delle attività.
Spiagge aperte a metà nel Lazio
Il Lazio si prepara il 18 maggio a «riavviare con prudenza il consumo sul posto nei ristoranti e nei bar, far ripartire i negozi al dettaglio, riaprire i servizi alla persona e i banchi non alimentari nei mercati, e anche nei centri sportivi far ripartire le attività all’aperto, anche se senza spogliatoi». Intanto sono una decina i Comuni (sui 24 costieri) che hanno riaperto l’accesso alle spiagge (tra questi Latina, San Felice al Circeo, Anzio e Nettuno), dove è per lo più consentita l’attività sportiva individuale, ma non gli assembramenti o la balneazione. Tra di essi non c’è Roma: nella Capitale la sindaca Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza lo scorso 2 maggio che rende off limits la sabbia di Ostia fino a domenica 17. Altri comuni, come Fiumicino e Gaeta, dovrebbero riaprire lunedì 18 maggio.