Pizza sempre in primo piano, ma in particolare in questi giorni. Domenica 17, infatti, si celebra la sua Giornata Mondiale. Una festa in calendario dal 2017, anno in cui l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è stata riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.
Per una pizza di 350 grammi l’apporto calorico si aggira tra le 900 e le 1000 calorie. Il fabbisogno giornaliero è di 2000-2500
Pizza, un amore mondiale
Piatto tipico della tradizione gastronomica italiana, è amato a livello trasversale, in tutto il mondo. Una ricetta interpretata a piene mani ovunque. D’altronde il suo segreto è lineare: bontà e semplicità. Un piatto veloce, economico, gustoso, negli ultimi mesi consegnato in abbondanza a casa tramite il servizio delivery, ritirato direttamente in pizzeria o creato a livello domestico nei duri periodi di lockdown. Gli italiani, in un modo o nell’altro, non hanno voluto rinunciarvi.
Ma come tutti i protagonisti di un successo, spesso, sono circondati da false credenze. Al proposito gli esperti della Food Intelligence di Sodexo Italia, l’azienda “dei 100 mestieri” che in questo settore offre servizi on site di ristorazione, ne ha analizzato alcune da sfatare per elevare quello che è considerato il “comfort food” italiano per eccellenza a piatto completo, degno di essere inserito regolarmente in una dieta equilibrata. La Food Intelligence è un gruppo di ricerca e di lavoro composto da dietisti, nutrizionisti e tecnologi alimentari che hanno l’obiettivo di studiare, definire e sviluppare le ricette e i menu, per i diversi segmenti seguiti dall’azienda, che siano corretti dal punto di vista biologico e nutrizionale.
Tra piatto cult e luoghi comuni
Secondo l’esperienza diretta di Sodexo, la pizza risulta un alimento a cui gli italiani non vogliono rinunciare. Nel triennio 2018-2020 sono state servite dall’azienda quasi tre milioni di pizze, per un peso complessivo di oltre 1.000 tonnellate. Un piatto cult che però è circondato ancora da luoghi comuni. Vediamone alcuni.
“Non è un pasto completo”. Falso! Secondo le indicazioni Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) gli adulti hanno un fabbisogno energetico giornaliero di circa 2000-2500 calorie, di cui circa il 50% deve essere assunto durante il pranzo. Per una pizza media di 350 grammi, per esempio, l’apporto calorico stimato si aggira tra le 900 e le 1000 calorie, risultando quindi un pasto ideale come apporto calorico. Al suo interno contiene già carboidrati, proteine e grassi e, per rendere il pasto completo anche delle fibre, gli esperti di Sodexo consigliano di condire la pizza con le verdure. È bene inoltre seguire la stagionalità dei prodotti. Per i più ortodossi, coloro per cui la pizza è solo Margherita o Marinara, si suggerisce di accompagnare il piatto con un pinzimonio o con un passato di verdure. A ogni modo, si sconsiglia di arricchirla con salumi o altre carni, per non rischiare di avere un apporto proteico troppo elevato. Nel caso in cui proprio non si volesse rinunciare a questo genere di condimento, si suggerisce di contenere la quantità di mozzarella utilizzata.
La pizza è un pasto completo il cui apporto nutrizionale è facilmente trasformato dal corpo umano in energia
“Fa ingrassare e gonfia”. Falso! L’errore più comune è quello di confondere il senso di sazietà e pienezza tipico di una pizza con un successivo squilibrio di peso. All’interno di una dieta bilanciata, infatti, non è mai il singolo pasto a creare questi squilibri e il consumo della pizza una volta a settimana trova benissimo il suo posto. Il gonfiore, inoltre, spesso non è causato dalla pizza in sé, ma può essere generato dai condimenti troppo ricchi o dagli accostamenti con bevande gassate e zuccherate.
Ideale per la pausa pranzo
“Meglio consumarla fuori dall’orario scolastico e lavorativo” Falso! La pizza è un alimento che suscita emozioni e ricordi legati alla socialità e alla condivisione, sentimenti che non sono necessariamente legati al solo tempo libero, ma che anzi devono essere al centro del momento della pausa pranzo per favorire un ambiente sereno, a supporto della successiva concentrazione. La pizza è un pasto completo il cui apporto nutrizionale è facilmente trasformato dal corpo umano in energia, facilmente spendibile e di grande aiuto per il nostro cervello. Questa è infatti inserita in diverse forme (grandezze, peso, condimenti) nei menu dedicati a studenti e lavoratori di tutta Italia, amata da tutti i bambini e percepita anche dagli adulti come un piatto speciale. E per i più anziani? Anche per loro è un piatto speciale, essendo a tutti gli effetti un piatto della tradizione sempre molto apprezzato. Per coloro che hanno difficoltà di masticazione viene proposta in versione omogenizzata.
La pizza, quindi, fa bene, e molto, anche a livello emotivo. Come conferma Top Doctors, azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, può contribuire a migliorare notevolmente il nostro umore. Non solo per la sua bontà o perché viene generalmente associata a momenti di convivialità. Il mix di nutrienti che la compone, come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B, oltre a regalare energia influenzano infatti la produzione dei neurotrasmettitori legati al benessere, regalando una sensazione di positività diffusa.
Il mix di nutrienti che compone la pizza regala una sensazione di positività diffusa
«La pizza è un alimento che può dirsi completo dal punto di vista nutrizionale – spiega Silvia Migliaccio, endocrinologa di Top Doctors – in quanto contiene carboidrati, la base della pizza, proteine, fornite per esempio dalla mozzarella, e lipidi, olio extravergine. Quindi possiamo definirlo un buon alimento per fornirci i macro e micronutrienti importanti». Un ruolo cruciale è giocato dai carboidrati che, prosegue l’esperta, sono «macronutrienti importanti per fornire una quota di sostanze in grado di attivare una serie di meccanismi nel nostro organismo, inducendo un senso di benessere. In particolare, la presenza di triptofano nell’impasto della pizza può svolgere un ruolo chiave nell’incrementare i livelli di serotonina, migliorando quindi il tono dell’umore».
Un alimento buono, completo, gratificante, ma non bisogna eccedere
Insomma, la pizza fa bene alla nostra felicità. A patto di non eccedere. “Nelle abitudini di molti italiani la pizza settimanale è un appuntamento fisso e quindi possiamo sostituirla a un pasto senza problemi una volta alla settimana – puntualizza Silvia Migliaccio – Rischiamo di eccedere quando per esempio siamo in un regime ipocalorico per una situazione di sovrappeso o di obesità oppure quando si prende la pizza più frequentemente durante la settimana. È un alimento buono, completo, gratificante ma può anche essere molto ricco in calorie e quindi se assunto frequentemente e in quantità superiori a quelle suggerite, può, se non compensato da un’attività fisica adeguata, aumentare il rischio di sviluppare obesità e patologie metaboliche».
La parola d’ordine, quindi, come sempre e per tutto, è non esagerare. Restando nelle giuste quantità, e in assenza di patologie o intolleranze, la pizza è davvero adatta a tutti.