AGI – Tutto pronto, o quasi. L’Agenzia delle entrate sta ultimando i lavori per la piattaforma che gestirà i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni. La bozza del decreto, in discussione al Consiglio dei ministri, prevede che le domande siano presentate “esclusivamente in via telematica”. Come funzionerà il meccanismo?
Da quanto apprende l’AGI, la piattaforma è stata pensata in modo da evitare che ci siano crolli improvvisi del sistema causati dall’eccesso di richieste durante i primi giorni in cui si potranno presentare le domande. Il sistema è fatto di tre “camere” virtuali che accompagneranno i cittadini attraverso i tre passaggi necessari per inserire la domanda.
La prima è quella di accesso al sistema. I “log-in” saranno gestiti dal software che indicherà a ognuno i tempi di attesa per entrare nella seconda camera, dove si potrà compilare la domanda immettendo i propri dati, quelli dell’azienda, e l’Iban per ottenere i contributi. Anche in questo caso apparirà un timer che indicherà agli utenti il tempo di attesa (in media due tre minuti per camera) per poter poi entrare nella stanza conclusiva, quella in cui si invierà la pratica. Facendo una somma per eccesso dei tre minuti circa per ogni camera, i tempi di attesa non dovrebbero essere superiori ai dieci minuti per l’intero processo.
Questo sistema di “gestione preventiva” ha consentito finora all’Agenzia delle entrate di evitare i crash durante le prime ore e i primi giorni delle misure decise a sostegno dell’economia durante la crisi pandemica. E tutto lascia intendere che anche questa volta, con volumi di traffico attesi simili a quelli dell’anno scorso (circa 3 milioni di domande, perlopiu’ concentrate nei primi giorni), il sistema possa reggere. Dal momento dell’immissione della domanda, l’Agenzia calcola che dopo la verifica e l’accettazione della stessa i tempi di erogazione dei contributi sarà di circa due settimane.
Obiettivo è che entro aprile si possa concludere l’erogazione per tutte le domande presentate.